sabato 27 gennaio 2018

Evasione in massa dallo zoo di Parigi : 50 babbuini scappati dal recinto

Scimmie in fuga nel Parco zoologico di Vicennes. Non sono state ancora chiarite le dinamiche degli eventi, ma ieri una cinquantina di babbuini sono riusciti a scappare dal loro recinto. Dopo che un sorvegliante si è accorto della presenza di un primate nel corridoio di servizio utilizzato dagli addetti è scattato il piano di cattura allertando prefettura, polizia e pompieri mentre i visitatori venivano fatti evacuare.
Dopo alcune ore i babbuini sono stati tutti catturati e ricondotti nel recinto.
Ma rimane l'illecito etico della prigionia imposta agli animali. Pur se detenuti in spazi meno angusti e meglio organizzati di quelli di un tempo ( lo zoo è stato rinnovato e riaperto al puibblico nel 2014) sempre di segregazione si tratta. Una prevaricazione ingiusta ed immotivata che costringe gli animali in condizioni inadeguate a cominciare dalla situazione climatica ( generalmente ben diversa da quella dei luoghi di origine ) proseguendo a tutte le restrizioni imposte dalla detenzione.
Motivo per cui non può stupire la ribellione ad una condizione di privazione con la pianificazione e l'attuazione della fuga in massa.


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mercoledì 10 gennaio 2018

Affermazione negli Usa del ricorso alla Pawternity leave congedo parentale per accudire i propri animali






Negli Usa si sta diffondendo presso alcune aziende la pratica di offrire giorni di congedo retribuito, detto Pawternity leave o pet leave, ai dipendenti che hanno la necessità di convivono con un animale da compagnia fornendo la possibilità di assisterlo sia in caso di adozione che di grave malattia o di morte.
Anche se la nuova tendenza, che ha preso piede soprattutto a New York dove è diventata una strategia degli imprenditori per semplificare la quotidianità dei lavoratori assicurandosi così i collaboratori più validi e personale più sereno ( e di conseguenza maggiormente produttivo ), si può qualificare quasi come una moda, si tratta comunque di un opportunità fondamentale che va nella direzione del riconoscimento dell'animale come membro componente effettivo del nucleo familiare. Se le aziende utilizzano simili benefit significa che esiste una problematica sentita. Motivo del successo della iniziativa e della sua rapida diffusione unitamente all'incremento della presenza degli animali d'affezione sui luoghi di lavoro.
Gli Usa hanno quindi iniziato a considerare le esigenze dei pet e dei loro conviventi umani intraprendendo un cammino nella direzione della legittimazione dei diritti degli animali.
Percorso appena avviato in Italia dove lo scorso anno, per la prima volta, è stato accordato il riconoscimento del permesso retribuito ( anche se solo di 2 giorni ) per poter curare il proprio cane ad una dipendente pubblica.




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