venerdì 9 giugno 2017

Nuovo pericolo per gli orsi: autorizzata la realizzazione di una seggiovia nel Parco Nazionale della Majella

In data 30 maggio 2017 il Comitato regionale per la Valutazione di Incidenza Ambientale (VIA) della Regione Abruzzo ha esaminato ed approvato la realizzazione di una seggiovia a Gamberale all'interno del Parco Nazionale della Majella.
Sullo stesso sito dove 15 anni prima fa era fallito un precedente impianto di risalita e benchè l'opera ricada in area protetta ( in quanto Parco Nazionale ) sottoposta a vincolo paesaggistico ai sensi del D.Lgs 42/2004.
Motivazione dell'autorizzazione il fatto che l'intervento non costituisca un'opera di nuova costruzione ( è denominato "intervento di ristrutturazione e ammodernamento di impianto scioviario esistente" ) in quanto l'infrastruttura risulta già presente. ( Viene però precisato che il parere non attiene alla realizzaziione del parcheggio o di lavori sulla pista) .
Nonostante il territorio faccia parte dell'Important Bird Area (IBA) Majella, Monti Pizzi e Monti Frentani, ricada in un sito classificato come Zona di Protezione Speciale e sia interessato dall'area del PATOM designata dalla Regione Abruzzo con differenti livelli di idoneità dell'habitat dell'orso.
Perchè l'area la zona è stata ricolonizzata dall'orso bruno marsicano. : dal 2014 è frequentata dai plantigradi con la presenza stabile di una femmina ( l'animale è munito di radiocollare e la sua localizzazione risulta accertata già 5 mesi prima del rilascio del Nulla Osta al progetto da parte dell'Ente parco ).
Le associazioni Wwf e Salviamo l'Orso reputano l'impianto deletereo per l'area naturale ed inutile per l'economia locale dal momento che i cambiamenti climatici hanno reso impraticabile lo sci a quella altitudine dell'Appennino ( si è infatti abbreviato il periodo di innevamento ed è aumentata alzata la quota neve ). Mentre il ricorso alla neve artificiale mediante l'uso di "cannoni " risulterebbe antieconomico e gravemente impattante sull'ambiente.
Quello autorizzato è quindi un progetto destinato a sprecare territorio e risorse ambientali ed a dissipare denaro pubblico.
Al contrario sarebbe necessario salvaguardare l'habitat degli animali selvatici soprattutto se inseriti in un contesto protetto come quello di un Parco nazionale al fine di evitare il reitarsi di episodi in cui ancora una volta incolpevoli creature sono sacrificate ad interessi economici privati.
La circostanza ricorda infatti la triste vicenda di un'orsa con due cuccioli addormentata per sempre da una dose di narcotico.

per APPROFONDIMENTI :




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