sabato 1 aprile 2017

Le scelte ambientali e verso il mondo animale di Donald Trump

Che la posizione di Donald Trump riguardo ad ambiente ed animali fosse ben diversa da quella del suo predecessore Barack Obama, era palese. Ora il nuovo presidente degli Stati Uniti sta attuando il suo controverso programma politico con una serie di disposizioni allarmanti, rappresentative del suo approccio alle tematiche ambientali e di salvaguardia faunistica.
La firma del decreto presidenziale che cancella tutte le restrizione alle emissioni di CO2 è solo il più recente, e non si preannuncia l'ultimo, dei provvedimenti della sua amministrazione.
Benchè gli effetti in questo caso siano più mediatici che reali ( il Clean Power Plan, il vero obiettivo dell'opera di smantellamento, è in attesa della decisione della Corte Suprema come lo sarà l'ordine esecutivo di Trump) rimane preoccupante la strategia posta in essere dall'attuale indirizzo governativo ed i suoi effetti a livello nazionale ed internazionale.
E la disposizione è stato preceduta da una serie di altre misure inquietanti.
Trump, oltre agli annunciati tagli di spesa per la tutela ambientale, ha infatti dato il via libera all'ordine esecutivo che autorizza i progetti di due grandi oleodotti abbandonati dall'amministrazione Obama : il Dakota Access che devasterà la riserva dei Sioux di Standing rock con il pericolo di inquinamento delle acque potabili ( progetto della Energy Transfer Partners bloccato nel dicembre scorso dal governo federale ) e del Keysonte XI l'oleodotto che, attraversando l'America, dovrebbe trasportarre petrolio dal Canada alle raffinerie di Texas e Louisiana ( sospeso dal governo Obama per le gravi ripercussioni ambientali a fronte di una bassa redditività occupazionale ed economica ).
Forse ancora più pernicioso è il pensiero di Trump verso il mondo animale. Fautore della attività venatoria ( celebri le foto dei figli imortalati con i loro trofei di caccia grossa ovviamente tutti di specie protette) è un convinto sostenitore degli allevamenti intensivi mentre risulta insofferente della normativa a tutela del benessere animale.
Poche settimane dopo il suo insediamento il Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti ha oscurato sul proprio sito dati e documenti relativi ad abusi commessi a danno degli animali che da anni il sito web pubblicava ( resoconti e rapporti circa le ispezioni ad aziende e strutture che utilizzano animali per allevamento, ricerca, spettacolo con il fine di verificare l'applicazione dell'Animal Welfare Act, la legislazione atta ad evitare illeciti e violazioni in tali settori ). Rendendo più difficile provare e fermare violenze e reati su molte specie con un prevedibile peggioramento delle condizioni delle creature impiegate per l'attività di ricerca ( laboratori ) o intrattenimento ( circo, zoo, ecc). Infatti se la pubblicazione di tale documentazione ha permesso in passato la divulgazione di molti casi di abusi la recente condotta implica una significativa regressione in ambito di tutela degli animali dal momento che minor attenzione per le attività che li utilizzano si traduce in un'agevolazione per l'infrazione delle disposizione normative.
Inoltre recentemente il presidente Trump ha firmato un progetto, approvato dal Congresso Usa, che abroga la legislazione Obama e permette la caccia della fauna selvatica ( volpi, lupi, orsi ed altri predatori ) in Alaska, territorio federale, anche all'interno dei parchi nazionali. Consentendo di fatto anche pratiche estremamente crudeli come la caccia in tana ( si potranno impunemente uccidere orsi in letargo e madri con i propri cuccioli ), l'attività venatoria esercitata dagli aerei e l'uso di sistemi barbari quali tagliole, trappole in acciaio a chiusura con mascelle, lacci di ferro, ecc.
L'odierno corso della politica Usa risulta pericoloso anche perchè costituisce un rischioso precedente : molti Paesi potrebbero essere tentati di uniformare a quella americana la propria condotta proprio in ambiti dove, al contrario, sarebbe necessario perfezionare la normativa ambientale e di tutela animale.


per APPROFONDIMENTI






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