giovedì 18 agosto 2016

Le vacanze per gli italiani con animali presentano ancora difficoltà ( e molti vi rinunciano )


Le indagini svolte da società specializzate in sondaggi ( Jfc, ADN Kronos, centro studi Zoomark ) confermano l’interesse per l’argomento : l’affidamento del proprio animale a strutture e persone si conferma un problema particolarmente sentito durante il periodo estivo.
Partire per le vacanze assicurando cane o gatto a cure idonee non si rivela affatto semplice e, complice la mutata sensibilità nei confronti degli animali, il benessere dei pet è alquanto avvertito. Non stupisce quindi che un’elevata percentuale di italiani siano disposti a rinunciare ai viaggi estivi nel caso in cui non riescano a collocare adeguatamente il proprio animale ( 78% dei pet owners secondo un sondaggio ADN Kronos ) e che una quota considerevole vi rinunci non essendo riuscita a trovare una soluzione appropriata ( 18% per l’indagine condotta da Zoomark).
La scelta della pensione o canile è generalmente scartata per la carenza di centri attrezzati, l’inadeguatezza igienica ( vasta casistica di affezioni, soprattutto respiratorie, contratte in queste strutture) e dell’accudimento. Mentre la soluzione preferita per chi non può portare con sé il pet risulta quella del pet sitter, funzione svolta prevalentemente da un amico, parente o vicino di casa che assiste l’animale nella propria abitazione. Ma anche in questo caso emerge la difficoltà a trovare persone fidate a cui lasciare in custodia il proprio compagno a quattro zampe.
Inoltre, nonostante gli italiani che partono con un animale destinino una significativa percentuale della spesa del riparto “vacanze” ai quattrozampe, incontrano ancora parecchie difficoltà nel reperire strutture e spiagge attrezzate anche per gli animali. Oltre alle problematiche inerenti al viaggio accentuate dall’assenza di idonei spazi di sosta ( Autogrill Spa si sta attrezzando ed ha realizzato 17 aree di servizio per gli animali, i fido-park, con zona giochi e box climatizzati).
E poiché, nonostante la crisi economica, il comparto legato alla cura ed al benessere degli animali d’affezione risulta in crescita, sarà forse il mercato a soddisfare in futuro le nuove esigenze del settore.

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