lunedì 8 agosto 2016

La campagna nazionale contro i lupi di Coldiretti


La Coldiretti lancia dal Piemonte una campagna nazionale con l’obiettivo di sollecitare misure di contenimento per i lupi.
In sospetta consequenzialità alla riduzione dei contributi relativi ai risarcimenti per i danni provocati dalla fauna selvatica deliberata dalla Regione Piemonte nel 2015 in recepimento di una normativa europea.
Ancora una volta l’iniziativa evidenzia il difficile rapporto tra popolazione umana, soprattutto in fascia montana, e fauna selvatica e rivela l’unica condizione, quella economica, per la quale gli animali possono essere tollerati dagli abitanti del luogo ( pure se la presenza degli animali svolge un’azione attrattiva che si traduce in incremento turistico ).
La campagna prende avvio dalla stima dei danni che sarebbero causati dalle specie selvatiche e che ammonterebbe secondo Coldiretti a più di 100 milioni di euro per il solo anno 2015. Ovviamente senza considerazione alcuna, in un’ottica alquanto settoriale, dei danni che il genere umano causa agli altri esseri viventi ed all’ambiente.
Al di là delle provocazioni di cifre e slogan ( “Ami i lupi? Adotta un pastore”) ciò che purtroppo si evince è la desueta metodica ricattatoria che provocherà vittime solo tra gli animali, in questo caso il lupo capro espiatorio per eccellenza.
Ma ancor più preoccupante potrebbe essere la posizione del governo dal momento che il viceministro delle politiche Agricole, Forestali e Alimentari Andrea Olivero avrebbe ha a suo tempo dichiarato l’intento di modificare la linea di condotta concernente la fauna selvatica procedendo agli abbattimenti, fino alla completa eradicazione di alcune specie, in caso di danni alla biodiversità.
Perchè è notorio che sia la fauna, specialmente quella selvatica, e non il genere umano con i suoi interventi e manipolazioni, a mettere a rischio la biodiversità !

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