domenica 15 novembre 2015

Pena esemplare per Jason Brown che in Nevada ha torturato ed ucciso sette cani filmando le violenze

Condanna esemplare per il venticinquenne che in Nevada ha torturato ed ucciso 7 cani. Figlio adottivo di una benestante famiglia locale, ex studente di psicologia e poi magazziniere, Jason Brown  ha avuto il massimo della pena per aver torturato, ucciso e smembrato sette cani.
Brown, che reperiva i cani attraverso siti di annunci, è stato arrestato nel luglio 2014 in seguito al ritrovamento da parte della polizia di quattro teste di cane nel frigobar della camera dove albergava in un motel di Reno. 
Il giudice Washoe Elliott Sattler ha comminato la condanna a 28 anni di reclusione al giovane motivandola  con l’efferatezza dei crimini commessi e con la realizzazione dei filmati.
I video, prodotti con la complicità di due amici del ragazzo, sono agghiaccianti e mostrano Brown mentre tortura e scuoia i cani affermando di voler realizzare una giacca di pelliccia.
Il giudice distrettuale Sattler ha sentenziato : “ La crudeltà e il sadismo esibiti, sono semplicemente scioccanti. La parte che più mi spaventa dei video è che li hai prodotti, in primo luogo. Questo mi dice che tu volevi tornare a rivederli, come un  trofeo per il tuo comportamento. Li hai guardati con gli amici e hai riso. … Non ho mai visto nulla di simile. Esseri innocenti vengono brutalmente, crudelmente e sadicamente torturati. Quello che si vede nei filmati rivela molto della personalità di Jason e ci porta ad altri livelli di quello che possono fare le persone. Non si può immaginare che esistono queste persone, ma ci sono. …Quanto visto in aula è stato quasi più forte che in un dibattimento per l’accusa di pedofilia”.
Come già il dottor Luciano Ponzetto di Caluso (TO), l’ormai tristemente famoso veterinario/cacciatore, anche Jason Brown ha dichiarato di amare i cani, e di averne avuto uno al quale era legatissimo. Ha supplicato il magistrato sostenendo di non aver alcuna memoria degli atti compiuti, si è infatti giustificato asserendo di aver agito sotto effetto di droga (cocaina, eroina, metanfetamine) poichè altrimenti non avrebbe mai fatto del male agli animali.
Il giudice, che non ha ritenuto di concedere attenuanti all’imputato, ha colto l’essenza di un simile comportamento :  una condotta governata da crudeltà inaudita, spaventosa perché assolutamente gratuita e sorda al dolore altrui.
Purtroppo episodi simili accadono con una frequenza maggiore di  quanto si creda, attuati anche da soggetti di giovane età ( alcuni addirittura incoraggiati ed addestrati dai familiari a queste violenze). Ma la cosa peggiore e che deve destare maggiore preoccupazione è l’indifferenza o l’espressione di commiserazione assunta da molti esseri umani nei confronti di chi rimane sconvolto dall’orrore di episodi analoghi. Un atteggiamento simile dimostra infatti l’assenza di empatia, la presenza dello stesso embrione di gratuita violenza e di latente medesima follia. 

Post Argomenti correlati La questione dell’animalità e l’attenzione verso il mondo animale :

Uno sviluppo autenticamente sostenibile 

La responsabilità della bellezza 

Imparare l'arte dell'empatia e della tolleranza 

“La bellezza è un sentimento istintivo” 

Contro L’abbattimento delle volpi ( e dalla loro parte) 

Triste conclusione della vicenda dell’orsa KJ2 : sarà rinchiusa o abbattuta 

Nessun commento:

Posta un commento