venerdì 13 novembre 2015

Gli oranghi e la difficile convivenza con agricoltura e piantagioni di olio di palma



Budi, il piccolo cucciolo di orango che aveva commosso il mondo per le sofferenze che la sua storia gli aveva causato, ha fatto notevoli progressi e sta riacquistando forza. Il video mostra i miglioramenti (ora Budi riesce a camminare) e il suo primo incontro con un altro piccolo Jemmi della sua specie anche lui rimasto orfano.
L’associazione International Animal Rescue sta accudendo anche Gito un altro piccolo rinvenuto chiuso in una scatola con braccia e gambe incrociati, ammalato di scabbia e minato dalla stessa forte malnutrizione che affliggeva anche Budi. Denutrizione che impedisce ai piccoli primati sia di muovere braccia e gambe che di reggersi in piedi provocandogli immenso dolore  appena i volontari di IAR cercano di muovere loro gli arti. Gli operatori di IAR curano i cuccioli con un’alimentazione adeguata e la fisioterapia. Ed i volontari di International Animal Rescue intervengono anche nel soccorso dei primati dai roghi accessi incessantemente mettendo in salvo animali ormai allo stremo e trasferendoli in aree sicure della foresta pluviale come nel caso del salvataggio di una madre con il suo piccolo diffusa sul web.
L’area del Borneo è infatti devastata dall’azione umana ed in particolare dagli incendi che distruggono le foreste dell’Indonesia per sostituirle con la coltivazione delle palme da olio.
Questa pianta fornisce un grasso vegetale a basso costo assai richiesto dall’industria alimentare,  ma utilizzato pure nei biocarburanti.
Molti oranghi muoiono negli incendi appiccati per convertire la foresta in coltivazione e quelli che sopravvivono sono uccisi a colpi di arma da fuoco ai margini delle piantagioni dove si rifugiano per sfuggire alle fiamme. Ed i piccoli delle femmine uccise sono venduti clandestinamente ( la cattura e la detenzione degli oranghi è illegale in Indonesia).
Purtroppo la situazione degli oranghi in Indonesia è drammatica : la distruzione dell’habitat  di queste scimmie antropomorfe determina la drastica riduzione del numero di esemplari (i dati UNEP, l’agenzia per l’ambiente dell’ONU, del 2005 stimavano una popolazione totale nel Borneo di 45.000 individui e a Sumatra di circa 7.300).
Oltre alla deforestazione ed agli incendi un altro pericolo per la sopravvivenza di questi primati è il bracconaggio. Se gli adulti sono uccisi per realizzare souvenir o per mangiarne la carne, i cuccioli sono venduti sul mercato clandestino.
Perché purtroppo la popolazione autoctona ha da tempo immemore l’ usanza di catturare e detenere oranghi soprattutto i giovani esemplari ( vedi la vicenda della femmina di orango catturata dopo essere stata allontanata strappata ad un familiare e tormentata da tutti gli abitanti del villaggio http://www.dailymail.co.uk/news/article-2475824/Orangutan-tied-taunted-cruel-mob-climb-pole-rescued-British-charity.html#ixzz2ikGM7FOr  ).


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