sabato 4 luglio 2015

Radiato dalla Fise l’istruttore che provocò la morte del cavallo Flambo




Paolo Margi, campione di dressage a Barcellona ed Atlanta, con la condanna alla radiazione del tribunalesportivo della Federequitazione, è stato espulso dal mondo delle gare  e dell’equitazione.
L’ex atleta azzurro al termine della carriera olimpica era diventato istruttore federale. E proprio durante uno dei massacranti allenamenti infierì sul cavallo Flambo, che gli era statao affidato, fino a determinarne la morte. L’equino era morto poche ore dopo all’addestramento durante il quale l’istruttore l’aveva impegnato al giro da terra alla doppia corda (lounge). L’autposia permise di  appurare che la causa del decesso dell’animale era stata la frattura scomposta di due vertebre.
Le motivazioni dei giudici riportano che Paolo Margi “ sottopose il cavallo Flambo a un metodo di allenamento aggressivo, fonte di disagio tale da provocare la ribellione del cavallo, l’impennata, la rovinosa caduta a terra con conseguente frattura delle vertebre cervicali causa del decesso”.  Iincurante delle condizioni disperate dell’animale, l’istruttore lo costrinse con la forza, insieme ad altre persone, a rialzarsi operando “con motivi abbietti e particolare crudeltà”, gli somministrò farmaci controindicati accrescendogli così il dolore e mentì al veterinario “parlando di una colica”.
Margi non era nuovo ad episodi analoghi : in seguito alla morte di un cavallo era infatti stato denunciato per maltrattamenti, accusa dalla quale fu assolto nel 1998.
A riprova, se ancora fosse necessario, che la doma e l’addestramento sono pratiche estremamente violente il cui fine ultimo è l’annullamento della volontà dell’animale  e la sua riduzione a uno stato di asservimento fisico  e psicologico ottenuta con il ricorso alla  tortura.

Nessun commento:

Posta un commento