lunedì 11 agosto 2014

Viaggio in aereo con animali?

L’aereo è un mezzo di trasporto sempre più utilizzato perché permette di raggiungere in tempi rapidi paesi anche remoti, ma presenta notevoli incompatibilità con l’ambiente, è infatti altamente inquinante, e con lo spostamento degli esseri viventi.
Le controindicazioni al viaggio aereo per gli animali sono molteplici.
La prima è la considerazione riservata agli esseri viventi non umani dalle compagnie aeree che, contrariamente a quanto pubblicizzato a mero scopo commerciale, risulta di per sé sufficientemente esplicativa.
Gli animali sono considerati dai vettori, e conseguentemente trattati, come bagagli. Con tutti gli effetti del caso : possono essere imbarcati nella stiva per il carico, rimanere per parecchie ore senza acqua, cibo ecc. ( si possono immaginare le conseguenze in caso di disservizi, ritardi, scioperi o inconvenienti di varia natura), possono essere persi come qualunque altro bagaglio, subire gli effetti di depressurizzazionimorire di freddo o per il caldo, di paura, per mancanza d’aria ( soffocati da valigie e bagagli caricati successivamente che gli tolgono l’ossigeno ) o per ipossia come purtroppo dimostra la serie di episodi.
Inoltre le compagnie aeree non hanno norme uniformate per il trasporto di animali e le disposizioni in merito possono differire a seconda del vettore. Il trasferimento di animali è generalmente accettano, ma alcune compagnie lo consentono in cabina o nella stiva, altre lo ammettono solo in stiva.
E il trasporto degli animali è autorizzato solo a specifiche condizioni ed è sempre vincolato a preventiva prenotazione poiché i posti sono decisamente limitati e potrebbe accadere di non riuscire a salire a bordo dell’aeromobile.
L’animale domestico è accreditato come bagaglio registrato o al seguito, trasportato in cabina o in stiva, non deve avere un odore sgradevole e deve comunque rimanere chiuso in un contenitore di specificate dimensioni.
Il comandante titolare del volo ha la facoltà di farlo trasferire nella stiva o sbarcarlo al primo scalo quando non siano rispettate tutte le condizioni richieste o in caso di disturbo ai passeggeri.
La pericolosità intrinseca nelle modalità del viaggio aereo risulta accentuata e il trasferimento particolarmente traumatico soprattutto se attuato in stiva.
Infatti solo gli animali di piccola taglia possono sono autorizzati al viaggio in cabina ( e anche in questo caso non è detto che sia esente da gravi implicazioni e che il comportamento del personale risulti adeguato, professionale o minimamente sensibile come purtroppo da casistica).
La maggior parte degli animali viaggia chiusa in gabbie di dimensioni inadeguate e con una ventilazione decisamente insufficiente ( i pannelli dei contenitori presentano una scarsa foratura ), al buio, in condizioni rumorose, con la possibilità di essere sballottata e urtare contro pareti o altri contenitori. La stiva anteriore ( le stive, pressurizzate, sono tre : quella anteriore destinata agli animali, quella centrale per i bagagli e quella posteriore), nel caso di trasporto di animali vivi, è/ dovrebbe essere generalmente riscaldata, ma la temperatura non è elevata,  ( il riscaldamento proviene sia dal vano elettrico-elettronico sia che dall’aria di deflusso dalla cabina passeggeri)., mentre non lo sono stiva centrale e posteriore. Inoltre gli aerei possono escludere il riscaldamento alle stive nel caso si verifichino particolari condizioni o problematiche.
Ancora esiste la possibilità del verificarsi di impreviste e improvvise depressurizzazioni durante il volo ad alta quota ( la mancanza di ossigeno provoca danni subitanei e irrimediabili e il primo organo a risentirne è il cervello) motivo per cui piloti e passeggeri sono dotati di maschere d’ossigeno che non sono però fornite agli animali
Per questi motivi il viaggio aereo è assolutamente sconsigliato agli animali di razze brachicefale (buldog, boxer, carlini, pechinesi, ma anche gatti persiani, ecc.) e in generale a tutti gli animali affetti da patologie cardiache o  respiratorie per i quali il viaggio ha effetti nefasti. Come è sconsigliabile l’uso di sedativi tranquillanti, sia che per il viaggio in cabina che in stiva, i quali, provocando un abbassamento della  temperatura corporea che si somma alle basse temperature dell’aereo, può determinare  ipotermia nell’animale.
Lo spostamento aereo comporta  quindi modalità di trasporto assolutamente inadatte agli animali e le cui conseguenze possono essere molto gravi o mortali mentre la preparazione del personale incaricato  risulta del tutto  inadeguata.
Infatti nonostante l’emanazione da parte della Comunità Europea di un regolamento ( N. 1/2005 del 22 dicembre 2004 )  per introdurre condizioni più idonee al trasporto degli animali e alle operazioni connesse ( l’animale deve essere accudito convenientemente con istruzioni fornite dall’umano convivente, deve essere trasferito su un carrello adatto, tenuto al riparo da rumori e agenti atmosferici, il contenitore per il trasporto deve avere dimensioni tali da consentire il movimento dell’animale e la scelta della posizione in piedi, seduto, ecc. ) questo risulta largamente disatteso dalle compagnie che dovrebbero adeguare le proprie strutture e formare il personale per rispettarle. A fronte di un costo di trasporto che risulta spesso elevato.
Meglio quindi evitare il viaggio in aereo di cani e gatti se non in caso estremo o di trasferimento definitivo e senza altra alternativa per quanto riguarda il mezzo di  trasporto.


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